Lipari (IPA: ˈlipari, Lìpari in siciliano) è un comune italiano di 12 793 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Il suo territorio comunale si estende su sei delle sette isole Eolie: Lipari, Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi.
Geografia fisica
Territorio
Il comune di Lipari è formato da sei delle sette isole principali delle isole Eolie (Salina, infatti, è amministrativamente autonoma, in quanto si separò nel 1867), alle quali si aggiungono numerosi isolotti e scogli disabitati. Disposte a forma di Y, le isole sono ubicate al largo della Sicilia settentrionale, di fronte alla costa tirrenica messinese.
- Lipari (37,3 km², circa 10 700 abitanti)
- Vulcano (21 km², circa 300 abitanti), all'estremità sud dell'arcipelago
- Stromboli (12,2 km², circa 400 abitanti), con l'isolotto di Strombolicchio, all'estremità nord-est dell'arcipelago
- Filicudi (9,5 km², circa 250 abitanti)
- Alicudi (5,1 km², circa 100 abitanti), all'estremità ovest dell'arcipelago
- Panarea (3,4 km², circa 250 abitanti), con gli isolotti di Basiluzzo, Dattilo, Lisca Bianca e altri
Di grande importanza sono i fenomeni vulcanici, le cui manifestazioni più evidenti sono il cratere di Vulcano e quello di Stromboli. In prospettiva soprattutto storica ha una certa importanza anche il vulcanismo di Lipari, che ha originato fenomeni quali le terme di San Calogero.
Clima
Origini del nome
L'etimologia del nome Lipari è incerta: secondo alcuni si riconnetterebbe al termine greco λιπαρός (liparós), nel senso di "grasso, untuoso" e, per estensione, "fertile". Secondo altri invece esso potrebbe derivare dal linguaggio di una popolazione siciliana preindeuropea, ed essere legato al tema libe-, col significato di "blocco di pietra".
Secondo la mitologia greca, invece, l'isola prende il nome da Liparo, colonizzatore dell'isola. Liparo, figlio di Ausone (a sua volta figlio di Ulisse) raggiunse insieme con un gruppo di guerrieri l'isola che prese il suo nome, dove fondò una fiorente colonia, introducendo l'agricoltura e regnando per molti anni.
Storia
Simboli
Stemma comunale
Su sfondo azzurro è rappresentato un castello fortificato e merlato, dotato di tre torri, di cui quella centrale è la più alta. All'ingresso del castello è rappresentato san Bartolomeo, patrono del comune. In alto è riportato il motto "Per troppo fedeltà porto corona". Lo stemma risale agli inizi del XIII secolo ed è stato formalmente riconosciuto con decreto del capo del governo del 30 aprile 1934.
Gonfalone
Il gonfalone municipale, concesso con regio decreto dell'8 marzo 1937, è costituito da un drappo di azzurro.
Simbolo dell'isola di Lipari
Il simbolo dell'isola di Lipari è un decoro del periodo barocco, caratteristico degli angoli dei balconi in ferro battuto, a cui viene tradizionalmente attribuito un importante potere protettivo. È rappresentato da due spade normanne che tagliano i quattro venti (raffigurate nei punti cardinali da mezzelune arabe), unite da un chiodo centrale (o "grande spillo"). A quest'ultimo risale la traccia del decoro barocco che ornava gli scudi degli spagnoli.
Monumenti e luoghi d'interesse
Strutture del periodo pre-greco
- Acropoli e contrada Diana: villaggi del Neolitico (4500-4000 a.C.), Eneolitico (3000-2300 a.C.), Bronzo Antico, medio e recente (2200-900 a.C.)
Strutture del periodo greco
- Acropoli: tracce di edifici e "bothros" detto "di Eolo"; colonne e capitelli riusati nel chiostro normanno
- Contrada Diana: mura greche di IV secolo a.C. a emplekton, doppia cortina in blocchi pseudo-isodomi e con catene
- Edifici industriali di contrada Portinente (vasche di decantazione dell'argilla)
Strutture del periodo romano
- Acropoli, impianto urbanistico, domus, strade e canalizzazioni
- Contrada Diana (via Bernardino Re), stabilimento termale
- Contrada Diana (area archeologica), aggere di I secolo a.C., edifici abitativi
- Ipogei funerari di età medio e tardo imperiale
Architetture religiose
- Basilica concattedrale di San Bartolomeo (1094), situata nella rocca spagnola detta Castello.
- Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria (XVI secolo), Castello.
- Chiesa di Maria Santissima Addolorata (XVII secolo), Castello.
- Chiesa di Maria Santissima Immacolata (XVIII secolo), Castello.
- Chiesa di Maria Santissima delle Grazie (XVIII secolo), Castello.
- Monastero del Santissimo Salvatore (1094), Castello.
- Chiesa del Rosario (o Chiesa del Pozzo), situata nel centro del paese di Lipari.
- Chiesa di San Pietro, centro del paese.
- Chiesa delle Anime del Purgatorio (XIII secolo), situata nella zona di Marina Corta.
- Chiesa di San Giuseppe, Marina Corta.
- Chiesa di Maria Santissima di Portosalvo, situata nella zona di Marina Lunga
- Chiesa di San Bartolomeo Extra-moenia (o Chiesa di Sant'Agatone Extra-moenia) (838)
- Chiesa di Sant'Antonio di Padova e convento dell'Ordine dei frati minori osservanti, quest'ultima struttura adibita a sede del palazzo comunale.
- Chiesa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria e convento dell'Ordine dei frati minori cappuccini, cimitero.
- Chiesa di Santa Lucia
- Chiesa dell'Ecce Homo
- Chiesa di Santa Margherita, situata nell'omonima contrada
- Chiesa di Maria Santissima della Purità, detta anche Chiesa Nuova in località Quattropani
- Santuario di Maria Santissima della Catena
- Chiesa di San Vincenzo, nell'omonima contrada nella frazione di Canneto di Lipari
- Chiesa di San Gaetano, nella frazione di Acquacalda
- Convento dei frati minori francescani di San Bartolomeo alla Maddalena, oggi collabente, ma situato tra la Chiesa di San Giuseppe e la Chiesa di San Bartolomeo extra-Moenia
- Chiesa di Sant'Antonio Abate
- Chiesa di Sant'Anna
- Chiesa della Maddalena
- Chiesa di San Leonardo (1750 circa).
- Chiesa di San Girolamo (1770 circa), documentata presso la chiesa di San Giuseppe.
- Chiesa del Santissimo Nome di Maria in Pirrera.
Architetture civili
- Architettura eoliana, il tipico modo di costruire le abitazioni
- Terme di San Calogero
- Murales di Lipari
Architetture militari
- Castello di Lipari (XI secolo), costruito su preesistenti insediamenti preistorici di varie epoche storiche dal Neolitico in avanti.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Secondo le statistiche ISTAT al 1º gennaio 2017 la popolazione straniera residente nel comune era di 1 151 persone, pari al 9% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Lingue e dialetti
Oltre alla lingua ufficiale italiana, a Lipari si parla la lingua siciliana nella sua variante eoliana. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e classificato nel gruppo meridionale estremo, deriva dalla posizione geografica dell'isola, la cui centralità nel mar Mediterraneo ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.
Cultura
Musei
- Museo archeologico regionale eoliano "Luigi Bernabò Brea"
Geografia antropica
Il comune di Lipari è l'unico in Italia a essere suddiviso su ben sei isole abitate, in ognuna delle quali vi sono centri abitati e case sparse.
Frazioni
Ciascuna delle sei isole che compongono il comune di Lipari è una frazione riconosciuta a sé stante, ognuna a sua volta composta da piccoli paesi e borgate:
- Lipari: Acquacalda, Annunziata-Raviola, Canneto, Lami, Monte Gallina, Pianoconte, Pianogreca, Pirrera, Porticello, Quattropani, San Salvatore, Santa Margherita
- Vulcano: Gelso, Vulcanello, Vulcano Piano, Vulcano Porto
- Stromboli: Ginostra, Piscità, San Bartolo, San Vincenzo
- Panarea: Ditella, Drauto, San Pietro
- Filicudi: Filicudi Porto, Pecorini, Pecorini a Mare, Stimpagnato
- Alicudi: Alicudi Porto, Perciato
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa ai primi cittadini che si sono succeduti in questo comune dal 1951.
Gemellaggi
- Auronzo di Cadore
- Canada Bay
Altre informazioni amministrative
Il comune di Lipari fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n. 11 (Isole di Lipari).
Galleria d'immagini
Note
Bibliografia
- Gin Racheli, Eolie: natura, storia, arte, turismo, Mursia, 1998, ISBN 9788842523284, OCLC 39859420.
- Michele Giacomantonio, Navigando nella storia delle Eolie, Pungitopo, 2010, ISBN 9788889244678, OCLC 39859420.
- Leopoldo Zagami, Lipari ed i suoi cinque millenni di storia, Messina, Tipografia D'Amico, 1960.
- Vincenzo Mortillaro, Giornale di scienze, letteratura ed arti per la Sicilia, volumi 75 e 76 (2ª numerazione), Palermo, Stamperia Orotea, 1841.
Altri progetti
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- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Lipari
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comunelipari.it.
- Giovanna Bongiorno, Topografia archeologica di Lipari, 12 ottobre 2015. URL consultato il 14 febbraio 2018.




